Chi siamo Le moto I viaggi Eventi In programma Documenti e utilità Link Contatti
i Viaggi dei nostri Lettori
Stampa   Home page      Condividi su Twitter!  Condividi su Google+!  Condividi su LinkedIn!
I viaggi
« Torna all'elenco dei viaggi

Tour Islanda
• Dal 09/08/2013 al 19/08/2013
Itinerario:
Mostra la mappa dell'itinerario completo |
Tot. Km percorsi:


VEDI LA GALLERIA FOTO E VIDEO di questo viaggio

Documenti scaricabili:


DIARIO "IN VIAGGIO"-Report giornaliero

18/07/2013-Montaggio delle Gomme:
Si avvicina il giorno della partenza. Intanto cominciamo a mettere le scarpe giuste alla motocicletta. Direi che è un buon inizio...





ADESIVO PER LE MOTO-APRILE 2013



 PREPARAZIONE "A TAVOLINO"-MARZO 2013







27/07/2013-Consegna delle moto per il trasporto:
Giunti finalmente al fatidico giorno per la consegna delle moto.Partenza da Firenze e consegna ad una società di trasporti di Collecchio.
Le moto le ritroveremo a Reykjavik al nostro arrivo!!!!!!!!La squadra si ritrova al completo!


Ale e Giusy

Gian Luca ed Elena


La moto di Paolo e Valeria ancorata






 

09/08/2013-Viaggio di trasferimento aereo fino a Reykjavik
Siamo giunti finalmente alla partenza...Alzataccia alle ore 3,00 per recarsi all´aereoporto di Milano Malpensa, scalo a Cophenagen ed arrivo in tardo pomeriggio a Reykjavik. Scaricato le moto dal camion e preso le stanze presso Comfort Artic Hotel.
Abbiamo deciso subito di dare un primo sguardo alla città-capitale nella sua veste estiva e serale, gustando anche una buona cena presso il fisch&chip iceland consigliato dalla Routard (assolutamente da non perdere).
Per essere una capitale, ha un´aria di grande paesello dove tutti si conoscono e scambiano 4 chiacchiere quando si incontrano. Molto carina la passeggiata nella via principale della città, costernata da negozi e negozietti. Stando a quanto detto da altri e quanto letto in varie occasioni Reykjavik ospita i 2/3 dell´intera popolazione islandese e gli abitanti cercano di sfruttare al meglio le piene giornate estive per poter godere delle ore di luce "abbondanti".

 







 

10/08/2013-Islanda sud ovest
Giornata intensa che abbiamo dedicato ad un primo approccio con l´Isola. Subito dopo colazione abbiamo raggiunto la casa Hofdi nei pressi di Reykjavik, sede dello storico incontro fra Gorbaciov e Regan che ha mosso uno dei passi fondamentali verso la fine della guerra fredda.  




Lasciata la capitale sotto una debole  pioggia (8 gradi), tramite la ring road abbiamo raggiunto Hella e dopo pochi km abbiamo preso la pista sterrata F264 fino a Keldur dove abbiamo potuto vistare le antiche case di torba islandesi. 



Da qui siamo tornati sulla ring road e siamo andati ad ammirare le prime cascate che abbiamo trovato lungo il percorso (Seljalandfoss), anche se quella di maggior rilievo e subito successiva a questa è la cascata di Skogafoss.


Rientrati nuovamente sulla numero 1 abbiamo affrontato un´altra deviazione sulla pista F221 che ci ha portati fino alla lingua Solheimajokull del ghiacciaio Myrdalsjokull.Prima di giungere al nostro alloggio un ulteriore deviazione sulla F218 ci ha condotto proprio sulla costa ed esattamente sulla scogliera di Dyrholaey. 








11/08/2013-Islanda Sud est

Oggi siamo entrati veramente nel vivo del viaggio.  Appena lasciato l´alloggio (in zona vik) abbiamo attraversato il deserto Myrdalssandur, un altopiano cosparso di muschi morbidi come tappeti. Un vero spettacolo della natura.

Da qui avevamo in programma la visita per l´avvistamento dei pulcinella di mare a Ingolfshofdi. In teoria, tramite una breve deviazione sterrata dalla ring road, esattamente a Fagurholsmyri, dei trattori con carrello "portapasseggeri" ci avrebbero dovuto condurre lungo un percorso della durata di due ore sulle scogliere per gli avvistamenti. Dico "avrebbero" perché in realtà i trattori vi erano, ma fermi e nessuno per chiedere informazioni era disponibile.
Poco male, proseguiamo ancora sulla numero 1 e raggiungiamo una delle prime lingue del ghiacciaio Vatnajokull (il più grande di Europa) dal nome SvinafellsJokull.
Ci renderemo conto in breve che è la versione "in miniatura" della successiva Jokulsarlon, sicuramente più turisticizzata, ma a nostro avviso di certo maggior interesse.
Il Vatnajokull vanta una superficie di circa 8000 km quadrati ed uno spessore medio di circa 400 metri, Jokulsarlon rappresenta la sua laguna glaciale di 20 km quadrati, formata da acqua dolce proveniente dallo scioglimento del ghiacciaio e dall´acqua salata proveniente dal limitrofo mare. Vi trovano infatti il loro habitat molte foche ed uccelli marini. I numerosi Iceberg presenti in laguna, dopo avervi circolato a lungo, prendono la direzione del mare ed alcuni vengono spiaggiati.Un posto veramente unico!!













12/08/2013-Islanda nord-est
La giornata è stata dedicata allo spostamento verso il nord dell´ isola.Il primo luogo di interesse visitato è stato Djupivogur, un classico paesino di pescatori, piccolo, ma veramente delizioso.Vale la pena una breve sosta.

 

Da qui abbiamo ripreso la numero 1 fino alla deviazione per la pista 939 (passo Oxi). La pista di fatto è in terra battuta, quindi di semplice percorrenza, salvo qulache deviazione come quella delle foto sottostanti ben studiata.



 
Raggiunta Egilsstadir, abbiamo deviato sulla road 93 per raggiungere Seydisfjordur, porto di attracco per le navi che provengono da Norvegia e Danimarca attraverso le isole Faroee. Un semplice paesino dove è piacevole dedicare un po´ di tempo a passeggio fra le sue spettacolari casette.

Da qui abbiamo ripreso la numero 1 fino a raggiungere la deviazione per la pista 901 che ci ha condotto al nostro alloggio a Modrudalur. Il cottage che avevamo fissato è in una piana desolata ma veramente, veramente suggestiva.
L´ agglomerato, caratterizzato solo dalla presenza di una chiesetta, da 2 pompe di benzina situate all´interno di casette ricoperte da torba, da un campeggio libero e da alcuni cottage è semplicemente favolosa. Ci hanno accolto al nostro arrivo delle simpatiche volpi artiche.



13/08/2013-Islanda Lago Myvatn
Dopo una divertente serata passata al cottage di Modrudalur ed una rilassante nottata, sveglia alle ore 6,50 per lasciare la 901, ma non prima di aver "giocherellato" con le curiose volpi artiche.

 





Ritorniamo sulla nostra "adorata" ring road fino alla deviazione per le cascate di Dettifos e Selfoss sulla 862 (strada asfaltata).Una volta raggiunte le cascate tramite un breve sentiero e fatte le fotografie di rito, ritornando sulla numero 1 in direzione lago Myvatn, si incontra l´area geotermale di Hverir…fra pozze ribollenti e soffioni di ogni genere. Quasi di fronte, una deviazione sulla 863, conduce velocemente (su una strada asfaltata) al cratere Viti.





Proseguendo sempre in direzione del lago, raggiungiamo dapprima i bagni termali di Jarobodin Nature Baths ed a seguire le grotte di Grjotaja dove in passato era possibile fare il bagno, ma da quando un terremoto ha smosso le falde l´acqua ha raggiunto i 60 gradi. E´ stato stimato che perde circa un grado l´anno.

Abbiamo proseguito per il giro del lago fino a raggiungere l´alloggio.



14/08/2013 - Islanda Husavik e Godafoss

Partenza da Dimmuborgir in direzione Husavik tramite la n.87.

Husavik è addirittura chiamata la capitale mondiale del "whale watching".La baia in cui è situato il paesino è un vero e proprio crocevia di varie specie di balene e capodogli. Ad orari determinati le navi salpano dal porto per tentare gli avvistamenti.
L´uscita che abbiamo fatto noi ha una durata di tre ore e permette all´imbarcazione (vecchi pescherecci ristrutturati) di uscire tanto quanto basta per intercettare i cetacei.
A differenza di quanto credevamo questi vagano tranquillamente a breve distanza dalla costa e non avvistarne è veramente molto, ma molto difficile. Abbiamo avuto la fortuna di assistere a ben sette avvistamenti. Al rientro la ditta offre cioccolata calda ed un dolcetto tipico ai passeggeri. Vi sono un paio di compagnie che effettuano questa tipologia di uscita. Noi abbiamo utilizzato la North Sailing.
Molto apprezzata anche la visita del paesino.










 
Da qui abbiamo ripreso la strada fino a raggiungere la famosa cascata di Godafoss, la cosiddetta cascata degli Dei. Nell´anno 1000,  il parlamento islandese fece del cristianesimo la religione ufficiale dell´Islanda.Si dice che dopo ciò,le statue delle divinità nordiche vennero gettate proprio in questa cascata (da cui deriva il nome). Un caro saluto al pullman di italiani incontrati nel parcheggio di Godafoss e che si sono mostrati interessati alle nostre avventure in moto.
 Il tragitto è proseguito fino ad Akureyri, al nostro alloggio.







15/08/2013 - Pista F35-altopiano di Kjolur
Partenza da Akureyri alle ore 8.00 per affrontare la misteriosa pista F35, una delle due strade che attraversa tutta l´isola. Il tempo non è dei migliori, nuvole minacciose ci aspettano in lontananza, nonostante questo decidiamo di intraprendere ugualmente la pista…(quando ci ricapita???) I primi chilometri sono scorrevoli e la pista è battuta. Cominciamo già ad assaporare la bellezza del paesaggio, laghi e campi di lava. La pioggia ci accoglie dopo una ventina di chilometri e la pista si trasforma piano piano in un fiume.  A circa metà del primo tratto si trova un casetta rossa, questa è un rifugio per coloro che rimangono fermi col proprio veicolo o semplicemente per chi intraprende a piedi o in bicicletta la pista. Dentro ci sono quattro letti, un tavolo con delle panche e della legna per accendere un fuoco. In passato questa pista è stata la responsabile della morte di alcuni escursionisti colti dalla bufera di neve. Dopo circa 100 chilometri giungiamo ad Hveravellir, sito di straordinaria bellezza dove possiamo ammirare fumarole, piccoli geyser e fare un bagno nelle "pozze di acqua calda". La pioggia non ci ha dato tregua e purtroppo abbiamo dovuto rinunciare al bagno rilassante. Ci siamo rifocillati nel rifugio dove abbiamo mangiato una tipica zuppa a base di pomodoro. Il tempo intanto peggiora e decidiamo di rimetterci in marcia. 

Anche la pista da qui peggiora decisamente e l´acqua certo non aiuta…troviamo pozze immense che somigliano a piccoli guadi. La stanchezza ha cominciato a farsi decisamente sentire…non è del tutto semplice guidare questi bestioni di 260 kg a vuoto, stracarichi, con pilota e passeggero per circa 6 ore su strade di questo tipo. Nonostante tutto abbiamo raggiunto Geyser. Un ringraziamento particolare va alle passeggere che con molta pazienza hanno sopportato "i nostri sfoghi sterrati".















.16/08/2013 - Geyser, Gulfoss, Pingevellir
Anche oggi la pioggia ha dato poca tregua. Prima di lasciare il nostro albergo non poteva mancare la visita al famoso Strokkur a Geyser. Il getto d´acqua e vapore raggiunge i 35 metri emessi circa ogni 10-15 minuti. All´interno del parco, oltre al fotografassimo Strokkur,
circondato di persone immobilizzate con la macchina fotografica in attesa del getto, ci sono anche sorgenti di acqua calda e fango gorgogliante.





Lasciato Geyser abbiamo percorso qualche chilometro indietro fino a raggiungere le cascate di Gulfoss, che si tuffano con un doppio balzo in una profonda fenditura. Dopo una settantina di chilometri raggiungiamo il parco naturale di Pingvellir dichiarato anche patrimonio mondale dell´umanità dall´UNESCO.Il sito si snoda lungo la frattura creata dalla deriva dei continenti, che si amplia di 5mm l´anno. Qui si tenne la prima assemblea del primo Parlamento Islandese. Sempre qui nel 1944 venne  proclamata l´indipendenza del Paese dalla Danimarca.
Durante la sosta pranzo abbiamo incontrato Francesco, un ragazzo che con il suo gs è in giro da quaranta giorni per l´islanda, stracarico e con tanta voglia di viaggiare.
Ci teniamo ad augurargli una buona prosecuzione del viaggio ed un grande in bocca al lupo per tutte le piste che farà da adesso in avanti.








17/08/2013- Penisola di Snaefelness
Alzataccia. Oggi abbiamo percorso oltre 500 km in direzione nord ovest per visitare l´intero periplo della penisola di Snaefelness. Il tempo soleggiato ci ha assistito tutta la giornata.La penisola offre veramente molto e fatta con una giornata di sole rende il meglio di se stessa. Merita sicuramente una visita il paese di Stykkisholmur caratterizzato da uno splendido porticciolo e dalla rupe che lo sovrasta.Sempre all´interno del paese, in una casa di colore rosso, il museo sui vulcani.

Ritornati sulla strada 54, dopo un breve tratto abbiamo deviato sulla 577 che conduce a Bjarnarhofn (la deviazione è semplice da identificare in  quanto è presente un cartello a forma di squalo), dove è possibile visitare dall´esterno un´antica chiesetta islandese ed accedere al museo dello squalo, dove, per i più temerari, è anche possibile assaggiare il famoso squalo putrefatto. Lo presentano in piccoli cubetti e normalmente lo accompagnano con un piccolo pezzettino di pane locale ed a seguire un liquore che consente di mandar giù il tutto. Soltanto Paolo ha avuto il coraggio di assaggiarlo, ed al terzo cubetto stava per sentirsi male. Sembra che inizialmente sia quasi insapore e che il bello venga dopo.



Da qui abbiamo proseguito sempre sulla 54 fino a Grundarfjord e poi Olafsvik e continuando fino a Hellisandur sulla 574. Quasi all´uscita del paese, sulla sinistra si trova il museo del pescatore, che però, a nostro avviso ha ben poco da offrire al visitatore (l´unica cosa di interessante compresa nel biglietto, per chi ancora non le avesse viste sparse in giro per l´isola, le antiche case di torba).
Vale invece sicuramente la pena effettuare una deviazione ed esattamente sulla breve pista 579 che conduce a Ondverdarnes fino a raggiungere il faro. La strada è veramente molto suggestiva in quanto attraversa un campo di lava.

Continuando il giro in senso antiorario da vedere la chiesetta di Budir all´interno del campo di lava ed i "faraglioni"  che si notano anche dalla strada e che rappresentano i risultati di una colata di lava. A seguire, in zona Ytrigardar, una devozione per Ytrytunga (poco segnalata) conduce, alla fine di una breve stradina sterrata ad un parcheggio. Da qui un sentiero accompagna ad una baia dove le foche normalmente si spiaggiano. Noi ne abbiamo viste veramente molte e sembra proprio che niente gli importi dei fotografi…anzi!!!! Da qui ci siamo diretti a Gardur per la nottata.





 
18/08/2013- Laguna Blu 

Dopo 10 giorni di chilometri sterrati, deserto lavico, ghiacciai e scogliere a picco sul mare decidiamo di concederci un po’ di relax e passare l’ultimo giorno nel famoso centro termale “Laguna Blu”. A circa 40 km da Reykjavik, immersa tra campi di lava, si trova una meravigliosa piscina termale alimentata dall’acqua dell’impianto geotermico di Svartsengi.

Il tempo non è dei migliori e la pioggia non ci dà tregua neanche per parcheggiare le moto e prendere di corsa il costume…appena entrati veniamo accolti da un’atmosfera calda e rilassante, facciamo il biglietto alla reception e ci precipitiamo negli spogliatoi per toglierci le tute bagnate e trasformarci in versione “costume e ciabatte”.  La piscina è pulitissima e gli islandesi sono molto attenti all’igiene, infatti prima di entrare nelle vasche tutti devono farsi una doccia completa.

Usciti dagli spogliatoi il paesaggio diventa surreale, l’acqua è di colore turchese si alterna al verde del muschio che ricopre la lava nera. Non c’è tempo di rimanere a bocca aperta ad ammirare il panorama perché ci sono 8°C e per non rischiare di congelarci ci immergiamo subito. L’acqua ha una temperatura di circa 39°C ed è ricca di minerali come silicio e zolfo, ed è molto piacevole rimanere a galleggiare e spalmarsi di crema silicea che rende morbida la pelle.

Ai lati della piscina ci sono saune e una cascata che ha lo stesso effetto dell’idromassaggio.





 



Commenti
Ontheroadexperience
22/03/2013 12:46
Caricato il file con il programma "aggiornato"...per questo giretto direi che le Karoo 3 non ce le toglie nessuno!!!!!
Ontheroadexperience
02/05/2013 17:55
Articolo su pneumatici Karoo 3 tratto da Motoblog.it: http://www.motoblog.it/post/84773/metzeler-presenta-i-nuovi-pneumatici-da-enduro-karoo-3
Ontheroadexperience
07/01/2014 20:50
Grazie mille Federico...mi ricordo che era una meta che avevi in programma. Se deciderai di andarci fammi uno squillo così ti daro´ un paio di dritte
Federico
03/01/2014 00:53
Che posti fantastici e che bel giro!!! Complimenti!!
Lascia un commento
Nickname:
Commento:
Riscrivi il codice che leggi: , qui: